Il testo si compone di due parti. La prima tratta della storia della raccolta artistica caratterizzata dalla presenza di opere di importanti maestri italiani e stranieri, dal XIV al XVIII secolo, nonché di sculture antiche e moderne, tra cui una pregevole collezione di bronzetti del XVII e XVIII secolo. Un nucleo di quadri del Trecento e del primo Quattrocento, entrato nel XIX secolo, testimonia la vitalità e l’interesse collezionistico della famiglia Corsini anche nell’Ottocento. La collezione è pressoché integra se si escludono sedici dipinti venduti durante l’occupazione francese di Roma, quasi tutti presenti in importanti musei stranieri. La seconda parte presenta un nutrito numero di documenti quasi tutti inediti (inventari, ricevute di pagamento, corrispondenze epistolari, atti notarili, redatti nel corso di tre secoli (dal XVII al XIX secolo), che hanno consentito di ricostruire le origini e dello sviluppo della collezione donata allo Stato italiano nel 1883 e oggi facente parte delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma.
Gonzalo fa un mestiere insolito. Impiegato come cerimoniere presso la Società per la Cremazione di una grande città, si occupa di organizzare e presiedere funerali laici nella Sala del Commiato dell’antico Cimitero Monumentale. Nel corso dei dodici anni passati al Tempio Crematorio gestisce con passione e professionalità migliaia di riti funebri.
Il lettore viene accompagnato in un viaggio nel tempo, dall'antica medicina magico-superstiziosa a quella moderna, basata su dati scientifici. In quanto branca medica, l'agopuntura ha subìto lo stesso processo evolutivo, passando dallo sciamanesimo alla biologia e alle neuroscienze.