Un’immane raccolta di volti, di storie e di destini personali, di rappresentazioni normalizzate o esotiche, comunque ipertrofiche, di sé, sembra essere oggi il prodotto e la stessa meccanica di produzione di merci garantita dall’attuale sistema economico. Uno spettacolo senza fine, tanto quanti infiniti sono i sé e le immagini di sé che ciascun individuo riesce a creare. Un elemento caratteristico della società dell’immagine sorta con l’evoluzione tecnologica degli ultimi venti anni è infatti la trasformazione sempre più accentuata della società dello spettacolo in una società dello spettacolo o dell’immagine di sé. Sembra cioè essersi definito un ordine del discorso iconico – con i suoi in- centivi sociali, politici ed economici – nel quale ad essere promosso e legittimato è un mercato delle immagini, tale da includere una massa sempre più ampia di individui, che ha precisamente come merce di scambio non solo o non semplicemente una immagine, ancorché replicata e replicabile ad libitum, ma una immagine del sé. Scritti di Annalisa Alleva, Francesco Biagi, Carlo Boassa, Francesco Bugli, Sergio Cicalò, Mino Conte, Riccardo Ferrari, Gianfranco Ferraro, Elena Komissarova, Luca Lenzini, Luca Lupo, Alvise Marin, Andrea Luigi Mazzola, Luca Morganti, Francesco Nappo, Mario Pezzella, Stefano Rota, Pietro Saitta, Ruggero Savinio, Alessandro Simoncini, Antonio Tricomi, Alberto Zino.